STORIA del GRUPPO


   La storia del Gruppo inizia dopo settanta anni, quando Ulisse Mascheretti un giorno di novembre 2010 venne a trovarci in sede e ci disse che portava un nome pesante non della mitologia Greca ma di un suo zio ventenne morto nella seconda guerra mondiale il 16 o il 17 giugno del 1940 a bordo del sommergibile Provana comandato da Ugo Botti. Ma il nostro gruppo che è intitolato al C.C Ugo Botti non sapeva che nel sommergibile con altri 62 marinai era imbarcato un Bergamasco, il comune Fuochista CATTANEO ULISSE. E neanche cosa è successo quel 16 o 17 giugno al largo di Orano in Tunisia, come si è svolta quella battaglia sconosciuta. E così si è scatenata la voglia di sapere di più. Ed alla fine Lo zio di Ulisse, appunto Mascheretti Ulisse non si  è più fermato e credo non si fermerà. Vuole far conoscere alla sua mamma, che è la sorella di Ulisse Cattaneo, novantenne, dopo settanta anni  come è morto da eroe suo fratello che non ha mai avuto dallo Stato la pensione che si meritava.  

ED ECCO IL PROVANA :                                   

QUESTO INVECE E' il fuochista CATTANEO ULISSE
nato a Colognola (BG) il 10/02/1919
Queso è l'ultimo suo pensiero scritto all'alba del 5 giugno 1940 quando è partito per non tornare più.Ecco la Corvetta Francese "La Curieuse" che assieme alla Corvetta "Bory" scortavano un convoglio di navi da carico civile.

Ecco lo squarcio di prora della "Curieuse" dopo aver speronato il sommergibile Provana facendolo colare a picco con il suo carico di 62 vite umane.








Ugo BOTTI

Capitano di Corvetta

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria
Nacque a Venezia il 20 luglio 1903. Entrato all'Accademia Navale di Livorno nell'ottobre 1918, il 22 luglio 1923 conseguì la nomina a Guardiamarina, prendendo subito imbarco sulla nave da battaglia Giulio Cesare. Imbarcò poi su nave cisterna Urano, sul sommergibile Pietro Micca e sulle torpediniere Chinotto e 45 PN. Promosso Sottotenente di Vascello il 15 gennaio 1925 e Tenente di Vascello nel gennaio 1928, frequentò a Livorno il Corso Superiore e, conseguita l'abilitazione alla Direzione del Tiro, imbarcò prima sull'incrociatore Trento e poi sull'esploratore Libia dislocato in Estremo Oriente.

Rimpatriato dalla Cina nel 1931, imbarcò sul sommergibile Vettor Pisani a quindi, promosso Capitano di Corvetta il 1° gennaio 1937, ebbe successivamente il comando dei sommergibili Narvalo e Squalo dislocati a Massaua, nel Mar Rosso.

All'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, ebbe il comando del sommergibile Provana con il quale, il 16 giugno dello stesso 1940, affrontò audacemente nelle acque di Orano (Algeria) un convoglio francese fortemente scortato da unità di superficie. Speronato nella fase delicata dell'attacco, affondo con l'intero equipaggio al suo comando.

Motivazione della M.O.V.M.

Abile, sperimentato Comandante di sommergibile, curò in modo perfetto l'approntamento bellico della sua unità prodigandosi con le sue magnifiche doti di organizzatore.

Nel corso di una missione attaccava con risoluto ardimento un convoglio fortemente scortato da unità da guerra.

A seguito di violenta reazione nemica essendo il sommergibile colpito da bombe così gravemente da risultarne menomata l'integrità ed oltremodo difficile la permanenza in immersione, manovrava abilmente per venire in superficie ed affrontare l'avversario col cannone.

Constatato che le navi di scorta, insistendo tenacemente nel contrattacco, da brevissima distanza dirigevano per investirlo, riprendeva rapidamente l'immersione con indomita volontà di offendere ancora il nemico. Il sommergibile veniva però speronato ed egli vi trovava col suo equipaggio morte gloriosa.

Esempio di animo prode e di ammirevole spirito aggressivo anche dinanzi alle estreme decisioni.

Mediterraneo Occidentale, giugno 1940
R.D. 2 dicembre 1940






Questo è lo schema di come si è svolta la battaglia disegnata e commentata dal secondo di bordo della Curieuse il Capitano di Fregata BERTHELOT.

Ed è così che in un mese Lorenzo e Ulisse Mascheretti raccolgono tutta la documentazione e ne fanno una pubblicazione per soli intimi,  interessante  completa ed esaustiva per quanto riguarda la battaglia navale del 16 giugno 1940. Inpreziosita dal diario di bordo del CV Berthelot che spiega minuto per minuto l'accaduto con commenti da pelle d'oca.
Il 4 dicembre giorno di S. Barbara abbiamo onorato Ulisse Cattaneo ed i 62 commilitoni nella chiesina del Padergnone a Zanica alla presenza della sorella di Ulisse la Sig.ra Anna Maria Cattaneo (Socia Onoraria per volere della P.N. di Roma) dell'Ing. Ugo Botti nipote della medaglia d'oro e Comandante del Provana e del 1° Vice Pres. Nazionale dell'ANMI Comm. Alberto Lazzari.
Il Presidente del Gruppo Magenta rag. Gaetano nella sua allocuzione preso dall'emozione e immaginando Ulisse Cattaneo nell'abisso finalmente appagato, ha scritto una lettera immaginandola scaturita dalla  mente di Ulisse come se fosse il suo testamento spirituale da lasciare a tutti noi :

 "  Cari amici, è toccato a me.
Così ho raggiunto gli altri gloriosi eroi caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi che siete rimasti vivi sapete il compito che vi tocca e cosa dovete fare. Io muoio, ma so che mi ricorderete, l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Ma soprattutto so che sarete voi i miei eredi.
So che il mio sacrificio non è stato vano.
Che il mio ultimo pensiero è stata la mia famiglia.
Spero di essere stato un Soldato degno dell'Italia, di Cristo e della mia Famiglia.
Tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo e le ragazze così care. Costruitela nella Pace e in nome della Pace.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si costruirà il grande faro della Libertà.
Arrivederci e non addio.   "     
                                                                     U L I S S E